ANCORA COME UN GATTO IN TANGENZIALE

Io e mio figlio, accompagnati da mia suocera e mia zia, il 14 agosto siamo andati al cinema a vedere “Come un gatto in tangenziale/Ritorno a Coccia di Morto”. Erano più di due anni che non andavamo assieme al cinema, cosa che prima facevamo almeno una volta a settimana. Ed è stato abbastanza strano tornarci con tutte le restrizioni del caso. Mascherine, green pass, distanza di sicurezza, ecc ecc. La cosa più strana è stata sentir mio figlio ridere ma non poter vedere la sua risata. E credetemi, di risate ce ne siamo fatte veramente tante. E dunque parliamo del film.

Come un gatto in tangenziale/Ritorno a Coccia di Morto è il sequel di Come un gatto in tangenziale film che abbiamo visto a dicembre 2017.

Il primo film si concludeva con i due protagonisti Monica (Paola Cortellesi) e Giovanni (Antonio Albanese) che nonostante tutte le difficoltà riuscivano a vivere le loro storia d’amore. Da allora sono passati tre anni e sono cambiate un po’ di cose. Monica finisce in carcere per colpa delle gemelle (sue sorellastre minori) e decide di chiamare Giovanni in cerca di aiuto. Tramite un amico avvocato, Giovanni riesce a far commutare la detenzione con un lavoro nella parrocchia di San Basilio guidata da Don Davide (Luca Argentero). Nel frattempo i loro figli Alessio e Agnese si incontrano casualmente a Londra.

Monica comincia subito a farsi apprezzare da tutti i membri della parrocchia per la sua buona volontà, pur non avendo sempre dei metodi del tutto ortodossi. Una notte decide di aiutare Don Davide nell’impresa di riallacciare la corrente elettrica a un quartiere in difficoltà. Purtroppo però quest’azione causa tantissimi problemi al lavoro di Giovanni e i due litigano animatamente, perché Monica a differenza di Giovanni è convinta che “Con la cultura non si mangia!” 

Ed è dopo il litigio che, a mio avviso, c’è la scena più bella del film. Monica comincia a girare per la città e resta a bocca aperta davanti ai vari spettacoli su strada organizzati proprio da Giovanni e dalla sua associazione. Ed è lì che probabilmente si rende conto di aver torto. Perché gli attori, i ballerini, i musicisti, i tecnici audio, video e luci sono la dimostrazione che di cultura si può anche campare. 

Una commedia ovviamente divertente,  ma allo stesso tempo impegnata e mai banale. Ogni personaggio, seppur secondario è ben delineato e ha un ruolo importante all’interno della storia. 

Don Davide, interpretato da Luca Argentero, che viene definito pio, molto pio (perché dire “bono” sarebbe stato un po’ blasfemo). Le due gemelle sorellastre di Monica, Pamela e Sue Ellen che parlano all’unisono come se fossero un’unica persona. Camilla (Sarah Felberbaum) giovane fidanzata di Giovanni, arrivista e dedica esclusivamente al business. E con la partecipazione di un platinato e capellone Claudio Amendola nei panni di Sergio e una straordinaria Sonia Bergamasco che interpreta l’ex moglie di Giovanni, Luce.

Alla fine nonostante tutte le difficoltà Monica e Giovanni si rendono conto di voler stare insieme e decidono di invitare “pochi intimi” a Coccia di Morto per annunciare il loro amore, ma li aspetta una sorpresa!

Siete curiosi di sapere quale? Andate al cinema a partire dal 26 agosto, non ve ne pentirete! 

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